Sabbia. E’ solo la sabbia a dare forma e sostanza a questa immagine che aliena la visione di un paesaggio naturale, fissandolo fuori dal tempo e dallo spazio dove solo la fotografia ci può portare. Il bianco e nero fluido e dinamico spinge la visione fin dentro le dune, in mezzo a quella sabbia battuta dal vento, che ne modella le forme e ne sposta i contorni. Ma il realismo contenuto nello scatto riesce ad andare oltre, astraendo un ambiente terrestre per portarlo in un contesto dalle atmosfere lunari, che si rincorrono e si incontrano. La sabbia, le dune sono come creta nelle mani, o meglio negli occhi, dell’autore che offre uno scatto perfetto per scandagliare le immaginifiche possibilità di un mezzo, quello fotografico, che sa essere mai banale e fisso, ma sempre originale e dinamico. Come la sabbia, che vola e scivola a creare contorni e profili di dune di pianeti sconosciuti in atmosfere naturali.